I miei pensieri sul referendum catalano:
1.Usare la forza contro persone che pacificamente vogliono votare e' vergognoso e denota la matrice autoritaria e anti-democratica del governo spagnolo. Niente puo’ giustificare l’uso della violenza e l’abuso.
2. La democrazia non si esprime unicamente nel voto o nei plebisciti, ma si esprime attraverso "checks & balances", contrappesi e misure di bilanciamento/moderazione che garantiscono che determinati processi siano condivisi e partecipati per garantire i diritti di tutti i cittadini.
Nel caso di Brexit, la democrazia avrebbe richiesto garanzie sui diritti di nazioni cosi’-dette "minoritarie" (es. Scozia), o garanzie sui diritti dei cittadini UE, per esempio.
Nel caso della Catalonia, una posizione bilanciata avrebbe richiesto un quorum per il voto, e il voto come l'inizio di un processo di negoziazione sulla forma di governo. Decidere di non avere un quorum per prendere una decisione talmente importante come indipendenza, o la dichiarazione di dichiarare l'indipendenza dopo due giorni dal voto, non mi sembrano cose che assicurino un processo di indipendenza condiviso e partecipato.
3. Durante il referendum scozzese, c'è stato una grande partecipazione nel dibattito sul tipo di nazione che la Scozia sarebbe diventata dopo il referendum. Molte persone che non avevano mai partecipato alla politica si sono ritrovate coinvolte e appassionate, e sono nati diversi gruppi (per es. Common Weal http://allofusfirst.org/) che proponevano una visione di società’ per il futuro della Scozia. Potrei sbagliarmi, ma mi sembra che questo tipo di dibattito sia mancato in Catalonia. In parte la responsabilità e’ della Spagna, che ha cercato di reprimere ogni tentativo di voto con la forza e l’abuso di essa. Ma chiedere l’indipendenza senza un dibattito partecipato sulla forma di società che si vuole non mi sembra un esempio virtuoso di processo di indipendenza.
4. Che piaccia o no, l’indipendenza richiede anche la necessita’ del governo indipendentista di assumere autorevolezza agli occhi di altri governi. Dopo questo triste referendum dove -a quanto pare- hanno votato meno il 42% degli aventi diritto, la Catalonia non puo’ pretendere di avere autorevolezza e consenso di fronte ad altre nazioni.
Rimango sempre più convinto che la Sardegna avrebbe bisogno di indipendenza per diventare prospera e maggiormente aperta e democratica, ma non penso che il caotico esempio catalano sia un esempio virtuoso, e spero che gli indipendentisti sardi possano rifletterci se vorranno avere il consenso di cittadini come me.
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